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- A Mel, un uomo di 76 anni ha richiesto due ambulanze.
- 13 interventi sulle piste: SUEM 118 presente anche nello sport.
- Il 5 aprile 2024, formazione su rischi auto e gestione trauma.
Sabato 27 aprile 2025, ore 11:21. Una serie di eventi traumatici e malori hanno messo a dura prova il sistema di emergenza sanitaria SUEM 118 nella provincia di Belluno. Gli interventi, che spaziano da incidenti stradali a traumi accidentali e malori improvvisi, evidenziano la necessità di una risposta rapida ed efficiente, nonché l’importanza della preparazione del personale di soccorso.
Cronaca degli Interventi
La giornata è iniziata con una caduta a Mel, dove un uomo di 76 anni ha richiesto l’intervento di due ambulanze. Poco dopo, a Venas di Cadore, un incidente stradale ha coinvolto tre persone, tra cui un bambino di soli 7 anni. La varietà degli incidenti è impressionante: da un giovane di 19 anni coinvolto in un sinistro ad Alpago, a una donna di 39 anni ferita a Ponte nelle Alpi, fino a un ventitreenne soccorso a Padola con l’ausilio dell’elicottero “Falco”.
Parallelamente, si sono verificati diversi malori, tra cui una donna di 46 anni a Selva di Cadore e un’altra di 45 anni a Belluno, entrambe trasportate in ospedale con l’elicottero. A Cortina d’Ampezzo, un minorenne ha subito un trauma, richiedendo anch’esso l’intervento dell’elicottero. Un incidente stradale autonomo a Ponte nelle Alpi ha coinvolto una donna di 44 anni.
Sulle piste da sci della provincia, si sono registrati ben 13 interventi, un dato che sottolinea l’importanza della presenza del SUEM 118 anche in contesti ricreativi e sportivi.
Formazione e Preparazione del Personale
L’alta frequenza di incidenti stradali, in particolare, ha spinto i Vigili del Fuoco e il personale sanitario del SUEM 118 a collaborare strettamente. Un incontro formativo, tenutosi il 5 aprile 2024, ha affrontato le tematiche dei rischi legati alle auto di nuova generazione e la gestione del trauma, con simulazioni di soccorso a persone bloccate nei veicoli incidentati, inclusi mezzi pesanti e pullman. Questa sinergia tra diverse figure professionali è fondamentale per garantire un intervento efficace e coordinato in situazioni di emergenza.

L’Impatto Psicologico dei Traumi
Gli incidenti stradali e i traumi accidentali non lasciano segni solo fisici. Le vittime, i loro familiari e persino i soccorritori possono sviluppare disturbi da stress post-traumatico (PTSD) o altri problemi di salute mentale. La psicologia del trauma è un campo in crescita, che studia gli effetti a lungo termine di eventi stressanti e sviluppa strategie di intervento per aiutare le persone a superare le conseguenze psicologiche.
È fondamentale che le persone coinvolte in incidenti ricevano un supporto psicologico adeguato, sia a breve che a lungo termine. Questo può includere terapia individuale, di gruppo o familiare, nonché l’accesso a risorse e servizi di salute mentale. La prevenzione del PTSD e di altri disturbi correlati al trauma è un aspetto cruciale della cura e del supporto post-incidente.
“Oltre l’Emergenza: Ricostruire la Vita Dopo il Trauma”
La giornata odierna, purtroppo segnata da numerosi interventi di emergenza, ci ricorda la fragilità della vita e l’importanza di una risposta rapida ed efficiente da parte del sistema sanitario. Tuttavia, è altrettanto importante considerare le conseguenze a lungo termine di questi eventi traumatici. La ricostruzione della vita dopo un trauma richiede tempo, pazienza e un supporto adeguato. È necessario investire in risorse e servizi di salute mentale per garantire che le persone colpite da incidenti e traumi possano ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno per superare le difficoltà e ritrovare un equilibrio.
Un aspetto fondamentale della psicologia comportamentale è il concetto di condizionamento classico, teorizzato da Ivan Pavlov. Questo principio spiega come un evento neutro può associarsi a un evento traumatico, generando una risposta emotiva condizionata. Ad esempio, una persona coinvolta in un incidente stradale in un determinato luogo potrebbe sviluppare ansia o paura ogni volta che si trova a passare in quella zona.
Un concetto più avanzato è quello della “resilienza traumatica”, che si riferisce alla capacità di alcune persone di superare eventi traumatici e di crescere psicologicamente da essi. La resilienza non è una caratteristica innata, ma può essere sviluppata attraverso strategie di coping efficaci, un forte supporto sociale e l’accesso a risorse di salute mentale.
Riflettiamo su come possiamo contribuire a creare una società più consapevole e preparata ad affrontare le conseguenze dei traumi. Forse, un piccolo gesto di gentilezza o un ascolto attento possono fare la differenza nella vita di qualcuno che sta lottando per superare un momento difficile.