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- Oltre un milione di persone sfollate a causa delle tensioni politiche in Libano.
- Collaborazione tra la Fondazione Roma e la GSIF per supportare adolescenti orfane ad Ain Saadeh.
- Forniti servizi a 700 bambini e 2700 adulti per migliorare la resilienza attraverso il progetto dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Parallelamente, il progetto “Inclusione sociale, formazione e salute riproduttiva per donne e bambini dell’area di Naba’a, Burj Hammoud”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, si propone di rafforzare la resilienza di bambini e adulti vittime di traumi. Attraverso attività di Peace Education e sessioni di supporto psico-sociale, oltre 700 bambini e 2700 adulti hanno avuto accesso a servizi essenziali per affrontare le situazioni avverse. L’obiettivo è aiutare i bambini a identificare un “posto sicuro” e le risorse a loro disposizione, promuovendo l’espressione di sé, la fiducia e la risoluzione dei conflitti.

Conclusione: Un Futuro di Speranza
Le varie iniziative discusse rappresentano senza dubbio una fonte considerevole di speranza, in particolare in uno scenario spesso contrassegnato da notevoli difficoltà. Un impegno continuo abbinato a metodologie integrate consente non solo di affrontare il trauma ma anche di trasformarlo in una forma tangibile di resilienza; ciò porta le adolescenti delle zone colpite dal conflitto ad avere accesso a prospettive future decisamente più promettenti. Si sottolinea così l’importanza cruciale della cooperazione tra enti internazionali e associazioni locali che garantisce assistenza sia efficace che duratura, potenziando a loro volta i processi terapeutici ed educativi.
Un tema cardine della psicologia cognitiva rimane indubbiamente quello della resilienza. Questa capacità intrinseca permette agli individui non solo di reagire favorevolmente agli eventi avversi ma anche all’abilità costante nel riprendersi da essi. Nel panorama libanese tale concetto acquista significati ancor più profondi poiché diverse giovani si trovano immerse in situazioni traumatiche gravi: il recupero della propria vita diventa così essenziale all’interno degli spazi percepiti come sicuri. Non va dimenticato che la resilienza non è necessariamente qualcosa con cui nasciamo; piuttosto è frutto dello sviluppo personale facilitato dall’intervento psicologico mirato alla crescita educativa offerto dai progetti sopra menzionati. Un elemento di grande rilevanza nella disciplina della psicologia comportamentale è rappresentato dal supporto sociale, il quale gioca un ruolo cruciale nel recupero dopo esperienze traumatiche. È noto che legami affettivi solidi e la sensazione di appartenere a una comunità possano incidere in modo significativo sulla salute mentale degli individui che hanno attraversato situazioni stressanti. Pertanto, ci si può interrogare su quali strategie siano efficaci per instaurare ambienti accoglienti e protettivi per coloro che stanno vivendo momenti difficili. Un possibile approccio consiste nell’affinare le capacità di empatia ed elaborare un rapporto interpersonale caratterizzato da fiducia reciproca e rispetto profondo tra i membri della comunità.