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Rivoluzione a Marl: il nuovo metodo che trasforma la cura della demenza

La casa di riposo Julie-Kolb in Germania adotta un approccio innovativo, Gammel-Oase, riducendo l'uso di psicofarmaci e migliorando il benessere dei pazienti affetti da demenza.
  • La casa di riposo Julie-Kolb ha introdotto il reparto speciale Gammel-Oase, che permette agli ospiti di gestire la loro vita quotidiana in modo autonomo.
  • L'approccio ha portato a una riduzione drastica dell'uso di psicofarmaci, migliorando il benessere dei pazienti e riducendo lo stress.
  • Innovazioni farmacologiche come aducanumab, lecanemab e donanemab mostrano promettenti risultati nel trattamento dell'Alzheimer, che colpisce circa 55 milioni di persone nel mondo.

Nel cuore della Germania, a Marl, un esperimento pionieristico sta rivoluzionando l’approccio alla cura delle persone affette da demenza. La casa di riposo Julie-Kolb ha introdotto un reparto speciale, la Gammel-Oase, dove gli ospiti possono gestire liberamente la loro vita quotidiana. Questo approccio radicale, proposto dal sociologo e infermiere geriatrico Stephan Kostrzewa, ha dimostrato di migliorare significativamente il benessere dei pazienti. Invece di adattarsi ai rigidi ritmi della struttura, sono le esigenze individuali degli ospiti a dettare il ritmo della giornata. Questo ha portato a una drastica riduzione dell’uso di psicofarmaci, eliminando la necessità di “correzioni” comportamentali che spesso portano a stress e conflitti.

La Sfida dei Comportamenti Sfidanti

Uno dei principi guida della Gammel-Oase è l’eliminazione del cosiddetto “herausfordendes Verhalten”, ovvero il comportamento sfidante. In molte strutture, i pazienti con demenza sono costantemente corretti per i loro comportamenti, portando a frustrazione e accessi di rabbia. Alla Gammel-Oase, invece, i comportamenti “strani” non vengono giudicati. Se un ospite sparge la minestra sul tavolo, non viene rimproverato; si aspetta semplicemente che si allontani per ripulire. Questo approccio riduce lo stress e migliora la gestione dei pazienti. Tuttavia, l’implementazione di questo concetto non è priva di difficoltà. I parenti, abituati a un approccio più tradizionale, possono inizialmente trovare difficile accettare questa libertà.

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Innovazioni nella Lotta all’Alzheimer

In concomitanza con tali metodologie innovative per la gestione della demenza, è necessario sottolineare che la ricerca medica non cessa mai nel tentativo di identificare soluzioni efficaci contro l’Alzheimer, una condizione che affligge all’incirca 55 milioni di individui globalmente. Sebbene al momento non si disponga di una terapia risolutiva definitiva, emergono nuove opportunità grazie ai farmaci recenti: aducanumab, lecanemab e donanemab si stanno rivelando promettenti. In particolare, questi anticorpi monoclonali hanno l’obiettivo di abbattere i livelli della proteina beta amiloide presente nel cervello, ponendosi così come un possibile rimedio per frenare il decorso della patologia. Tuttavia, è fondamentale tenere sotto controllo questa terapia per prevenire eventuali effetti indesiderati quali edema cerebrale e micro-emorragie.

Un Futuro di Speranza e Innovazione

Il metodo adottato dalla Gammel-Oase, insieme all’avvento delle innovative terapie farmacologiche, segna un progresso notevole nella lotta contro la demenza e l’Alzheimer. Un elemento cruciale per il raggiungimento del successo consiste nell’impiego di un modello multidisciplinare che abbracci le figure professionali sanitarie, i caregiver e l’intera comunità sociale. Risulta imprescindibile proseguire nell’investigazione di ulteriori percorsi tesi al miglioramento della condizione esistenziale dei pazienti, trovando il giusto equilibrio tra avanzo tecnologico ed empatia umana.

In ambito cognitivo-psicologico, è imperativo riconoscere come la demenza trascenda il mero deterioramento mnemonico; si tratta piuttosto di uno stato capace d’influenzare profondamente l’essenza stessa dell’individuo. Consentire ai soggetti affetti da tali patologie il diritto alla libera espressione personale e alla conduzione quotidiana in accordo con le proprie modalità temporali può favorire uno sviluppo positivo del loro equilibrio psichico. Approfondendo con maggiore dettaglio gli insegnamenti offerti dalla psicologia comportamentale, emerge chiaramente come l’adattamento dello spazio circostante alle specifiche necessità possa limitare drasticamente manifestazioni problematiche nei comportamenti. Tale strategia non solo amplifica il livello qualitativo dell’esistenza degli utenti coinvolti, ma promuove altresì modelli assistenziali improntati a maggior rispetto verso le singolarità richieste dai malati stessi. In relazione a queste questioni, emerge spontanea la riflessione: in che modo possiamo concretamente implementare tali principi nel nostro vivere quotidiano per favorire il miglioramento del benessere dei nostri cari?


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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