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Abbiamo analizzato il ritiro sociale tra adolescenti italiani: ecco cosa emerge

Un nuovo studio rivela come il fenomeno del ritiro sociale tra i giovani stia crescendo, analizzando profili e dinamiche sociali. Scopri cosa sta succedendo e perché è importante agire.
  • Incremento del fenomeno del ritiro sociale tra gli adolescenti italiani, dal 5,6% nel 2019 al 9,7% nel 2022.
  • Studio identifica tre profili di adolescenti: 'farfalle sociali', 'amico-centrici' e 'lupi solitari'.
  • Presenza di esperienze traumatiche come bullismo e una ridotta qualità dei legami affettivi con le figure materne.
  • Importanza di azioni pedagogiche per aiutare genitori e insegnanti a identificare e contrastare il disagio sociale.

Negli ultimi anni, il ritiro sociale tra gli adolescenti italiani ha assunto proporzioni allarmanti, con un incremento significativo del numero di giovani che si isolano dai loro coetanei. Questo fenomeno, spesso paragonato alla condizione giapponese degli hikikomori, è stato oggetto di uno studio approfondito condotto dal gruppo di ricerca Musa del Cnr-Irpps. Pubblicato sulla rivista “Scientific Reports”, lo studio ha analizzato i dati di due indagini trasversali condotte nel 2019 e nel 2022, coinvolgendo complessivamente 7.561 adolescenti delle scuole superiori italiane.

Attraverso un approccio socio-psicologico, i ricercatori hanno identificato tre profili distinti di adolescenti: le “farfalle sociali”, gli “amico-centrici” e i “lupi solitari”. In questo ultimo segmento si è notato un incremento rilevante nel fenomeno del distacco sociale, con la quota di ragazzi che circoscrivono le loro relazioni solo all’ambito scolastico salita dal 5,6% nel 2019 al 9,7% nel 2022.

Le Cause del Ritiro Sociale

Il recente studio ha esaminato un insieme variegato di elementi che incidono sul fenomeno del ritiro sociale negli adolescenti. In primis emerge come sia fondamentale il fattore della iperconnessione ai social media, capace di avere effetti deleteri sull’identità dei giovani individui e sulla loro salute psicologica complessiva. Questo tipo d’interazione non solo tende ad alimentare forme d’isolamento personale ma si rivela anche correlato a un incremento preoccupante delle pulsioni suicidarie fra gli under 18.

Numerosi altri aspetti critici emergono dalla ricerca: fra questi spicca una diminuita qualità nei legami affettivi familiari, specialmente quelli con figure materne, nonché una ridotta fiducia nei confronti dei parenti e degli educatori. Allo stesso modo risulta significativa la presenza di esperienze traumatiche quali bullismo o cyberbullismo; allo stato attuale è riconosciuta anche una modesta propensione alla partecipazione in attività sportive extra-scolastiche ed uno stato d’insoddisfazione riguardo all’immagine corporea percepita. Ultimamente le pressioni sociali esercitate per aderire a parametri estetici irrealistici continuano a minare ulteriormente l’autoefficacia percepita dagli adolescenti stessi; questo processo contribuisce all’acutizzarsi della loro fragilità interpersonale nelle dinamiche peer-to-peer.

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Un Fenomeno Trasversale e Globale

A dispetto delle aspettative comuni, emerge che il fenomeno del ritiro sociale non mostra correlazioni significative con fattori quali il sesso, la zona geografica d’appartenenza o le istituzioni educative scelte dai ragazzi, né tantomeno sembra essere condizionato dal contesto economico in cui sono inseriti. Ciò indica chiaramente come questa questione sia universale ed eterogenea, toccando indistintamente varie categorie sociali. Inoltre, i risultati dello studio evidenziano una relazione inversa tra l’aumento dell’isolamento fisico e la diminuzione nell’uso dei social media; i ragazzi si ritrovano così ad allontanarsi sempre più anche dall’universo digitale. Diventa quindi imprescindibile avviare azioni pedagogiche mirate; risulta indispensabile aiutare genitori ed insegnanti a identificare prontamente questo disagio per poterlo contrastare adeguatamente. È cruciale mettere in atto forme di assistenza dedicate agli adolescenti collocati in situazioni problematiche estreme al fine di scongiurare ulteriori sviluppi inquietanti del fenomeno stesso.

Conclusioni e Prospettive Future

Il gruppo di ricerca Musa del Cnr-Irpps prosegue le sue attività con l’avvio di un’indagine longitudinale denominata “Mutamenti Interazionali e Benessere”, che coinvolgerà migliaia di adolescenti per cinque anni. Questo studio permetterà di analizzare in dettaglio lo sviluppo comportamentale dei giovani e altri aspetti relativi al loro benessere socio-psicologico, contribuendo a chiarire ulteriormente i fattori che conducono all’auto-isolamento.

In un mondo sempre più interconnesso, è fondamentale comprendere le dinamiche che portano al ritiro sociale e sviluppare strategie efficaci per contrastarlo. La collaborazione tra istituzioni, famiglie e scuole è essenziale per affrontare questa sfida e garantire un futuro più inclusivo e sostenibile per le nuove generazioni.

Riflessioni Psicologiche

All’interno del panorama della psicologia cognitiva si rivela affascinante osservare che il fenomeno del ritiro sociale può essere definito una reazione adattiva nei confronti di un contesto che viene percepito sotto forma di ostilità o insoddisfazione. Durante l’adolescenza, periodo critico caratterizzato dall’evoluzione dell’identità, gli individui tendono ad adottare comportamenti ritirati qualora si trovino oppressi da aspettative sociali gravose o da pressioni esterne significative.
Da una prospettiva comportamentale, questo comportamento potrebbe emergere quale espressione appresa mediante processi di rinforzo derivanti da esperienze deleterie quali il bullismo o la scarsità d’appoggio familiare. Azioni strategiche indirizzate alla promozione dell’autoefficacia e della resilienza risultano essenziali nel facilitare lo sviluppo da parte dei ragazzi delle competenze necessarie per fronteggiare adeguatamente situazioni socialmente complesse.

Considerando tali relazioni interpersonali e strutturali quotidiane, si dimostra imprescindibile riconoscere quanto queste possano incidere sulla salute mentale dei giovani. È cruciale favorire condizioni caratterizzate da sostegno empatico poiché ciò rappresenta uno strumento fondamentale affinché gli adolescenti possano affrontare positivamente le sfide inerenti alla loro crescita e al loro processo identitario.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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