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- Il libero arbitrio è al centro di un dialogo tra neuroscienze e teologia, esplorato in un evento a Viterbo.
- Il Prof. Francesco Orzi discute come le neuroscienze sfidino la nostra percezione dell'io come autore delle scelte.
- Roberto Gallinaro introduce la neuroteologia, che esplora la connessione tra la dimensione spirituale e la corporeità umana.
Neuroscienze e Teologia: Un Dialogo Inedito
Il tema del libero arbitrio e della sua relazione con le neuroscienze e la teologia è al centro di un incontro organizzato dalla Società Filosofica Italiana a Viterbo. Questo evento, che si terrà nella Sala delle Assemblee della Fondazione Carivit, vedrà la partecipazione di esperti come il Prof. Francesco Orzi e Padre Ubaldo Terrinoni. L’incontro rappresenta un’occasione unica per esplorare le intersezioni tra scienza e fede, due ambiti apparentemente distanti ma che condividono l’obiettivo di comprendere la natura umana. L’evento si propone di affrontare il dilemma dell’arbitrio, un tema che, pur essendo scientifico, tocca profondamente la sfera filosofica e religiosa.
La Fragilità del Libero Arbitrio
Il libero arbitrio è un concetto che, sebbene appartenga al mondo dell’esperienza soggettiva, sfugge a una definizione operativa chiara. Le neuroscienze offrono un punto di vista basato su osservazioni e prove, ma rimane il dubbio che le nostre decisioni siano davvero libere. Il Prof. Orzi sottolinea come l’io che percepiamo come autore delle scelte sia difficilmente conciliabile con le attuali conoscenze neuroscientifiche. Questo approccio, sebbene limitato, fornisce una comprensione sempre più vicina alla verità, anche se forse irraggiungibile. La discussione si concentrerà su come le neuroscienze possano contribuire a chiarire la natura del libero arbitrio, pur riconoscendo i limiti intrinseci di questo approccio.
Neuroteologia: Un Ponte tra Scienza e Fede
La neuroteologia, un campo emergente che esplora le interconnessioni tra neuroscienze e teologia, offre una prospettiva innovativa sulla natura umana. Roberto Gallinaro, esperto in filosofia morale e religiosa, enfatizza la non contraddittorietà tra questi due mondi. Egli sostiene che, sebbene l’uomo sia un essere biologico, la sua identità non può essere ridotta a un semplice meccanismo biologico. La neuroteologia si propone di esplorare come la dimensione spirituale dell’uomo interagisca con la sua corporeità, cercando di comprendere il senso del religioso e la sua evoluzione nel contesto umano.
Una Sfida Teologica alle Neuroscienze
Le neuroscienze, con le loro scoperte straordinarie, pongono una sfida alla teologia, invitandola a riconsiderare l’essere umano in modo nuovo. Leonardo Paris, nel suo libro “Teologia e neuroscienze. Una sfida possibile”, sottolinea come la teologia non possa ignorare le implicazioni delle neuroscienze. La sfida consiste nel valutare cosa delle neuroscienze possa arricchire la comprensione teologica e cosa, invece, debba essere rigettato. Le scoperte sul cervello spingono a riflettere più a fondo sul mistero dell’esistenza e sulla relazione tra l’uomo e il divino.

Conclusioni: Un Viaggio tra Scienza e Spiritualità
La riflessione sul libero arbitrio e la sua relazione con le neuroscienze e la teologia ci invita a considerare la complessità della natura umana. Il libero arbitrio, sebbene percepito come una realtà soggettiva, può essere visto come un fenomeno non unitario, influenzato da molteplici fattori biologici e spirituali. Le neuroscienze ci offrono strumenti per esplorare questi meccanismi, ma è attraverso il dialogo con la teologia che possiamo avvicinarci a una comprensione più profonda della nostra esistenza.
In un contesto di psicologia cognitiva, è fondamentale riconoscere che la percezione del libero arbitrio è strettamente legata alla nostra esperienza soggettiva e alle strutture cognitive che la supportano. La psicologia comportamentale, d’altra parte, ci insegna che il comportamento umano è spesso il risultato di processi automatici e inconsci, mettendo in discussione l’idea di una volontà completamente libera.
Riflettendo su questi temi, possiamo chiederci: in che misura le nostre scelte sono davvero libere? E come possiamo integrare le scoperte scientifiche con la nostra ricerca di significato spirituale? Queste domande ci invitano a un viaggio interiore, alla scoperta di noi stessi e del nostro posto nel mondo, un viaggio che, se affrontato con apertura e curiosità, può arricchire profondamente la nostra comprensione della vita.