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- Il libro di Gallese e Morelli propone una rivoluzione nel concetto di essere umano, centrando l'attenzione su corpo e movimento.
- La scoperta dei neuroni specchio fornisce un fondamento neurofisiologico all'empatia e alla nostra capacità di comprendere gli altri.
- Le ricerche in infant research dimostrano che i neonati sono esseri reattivi alla ricerca dell'altro già dalla fase prenatale.
La domanda “Cosa significa essere umani?” ha affascinato filosofi, scienziati e pensatori per secoli. Recentemente, una nuova opera di Vittorio Gallese e Ugo Morelli, intitolata “Cosa significa essere umani?” (Raffaello Cortina Editore, 2024), ha portato una prospettiva rivoluzionaria su questo tema. Questo libro, frutto di una ricerca neuroscientifica e psicologica, propone una radicale ripensamento del significato di essere umano, ponendo al centro la relazione, il corpo e il movimento.
Il Corpo e il Movimento: Fondamenti dell’Essere Umano
Secondo Gallese e Morelli, la centralità del corpo e del movimento è una caratteristica fondamentale dell’essere umano. Il corpo non è solo un apparato semovente, ma un agente senziente che costruisce la nostra singolarità attraverso l’interazione con gli altri. La neotenia umana, ossia il nascere “immaturi”, ci rende dipendenti dagli altri per la nostra sopravvivenza e sviluppo. Questo stato di dipendenza iniziale ci porta a sviluppare una soggettività e una singolarità attraverso la relazione con gli altri.
L’infant research e la psicologia dello sviluppo hanno rivoluzionato la nostra concezione del neonato e del bambino, dimostrando che sono esseri reattivi alla ricerca dell’altro già dalla fase prenatale. Dopo la nascita, i neonati cercano l’altro in modo imitativo e dialogico, con una forte connotazione affettivo-emotiva. Questo dimostra l’originaria relazionalità dell’essere umano, un concetto supportato dalle neuroscienze attraverso la scoperta dei neuroni specchio.
La Relazione e l’Empatia
La relazione è al centro della definizione di essere umano proposta da Gallese e Morelli. La soggettività individuale emerge dalla relazione con gli altri, partendo dal corpo. Il concetto di “condividui” sottolinea che la nostra unicità e singolarità derivano dallo spazio condiviso con gli altri. La natura corporea si esprime creando abitudini e riti condivisi dai membri di un gruppo sociale, e l’introduzione del linguaggio ridefinisce l’intelligenza corporea.
L’empatia, definita come “sentire con l’altro”, è una caratteristica fondamentale dell’essere umano. La scoperta dei neuroni specchio ha dato un fondamento neurofisiologico a questa modalità di relazione. Tuttavia, l’empatia non è l’unica modalità per attribuire senso all’altro; il linguaggio e le narrazioni multiple offrono strumenti cognitivamente più raffinati.
Educazione e Tecnologia
Gallese e Morelli propongono un nuovo approccio all’educazione, basato sulla centralità del corpo e della relazione. L’educazione dovrebbe andare oltre il semplice trasferimento di informazioni, aiutando i giovani e gli adulti a sviluppare le loro potenzialità creative. L’apprendimento è regolato e favorito da processi corporei intersoggettivi e dall’affettività, spingendoci a trascendere l’esistente e affrontare l’aporia della condizione umana.
Di fronte alle trasformazioni tecnologiche, l’antropologia proposta da Gallese e Morelli suggerisce di studiare meglio le pratiche sociali e individuali sollecitate dalle nuove tecnologie. La tecnologia è parte della natura umana, e demonizzarla significa demonizzare noi stessi. È necessario più ricerca per disinnescare visioni apocalittiche e promesse tecno-entusiastiche, utilizzando le tecnologie per migliorare la società e la salute mentale degli esseri umani.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il libro “Cosa significa essere umani?” di Vittorio Gallese e Ugo Morelli offre una nuova prospettiva sull’essere umano, ponendo al centro la relazione, il corpo e il movimento. La soggettività emerge dalla relazione con gli altri, e l’empatia è una caratteristica fondamentale dell’essere umano. L’educazione e la tecnologia devono essere ripensate alla luce di queste nuove acquisizioni, per migliorare la società e la salute mentale degli esseri umani.
Nozione base di psicologia cognitiva: La teoria dell’intersoggettività sostiene che la nostra capacità di comprendere gli altri e di sviluppare una soggettività individuale deriva dalle interazioni sociali e dalle relazioni che instauriamo fin dalla nascita.
Nozione avanzata di psicologia comportamentale: La scoperta dei neuroni specchio ha rivoluzionato la nostra comprensione dell’empatia, dimostrando che il nostro cervello è predisposto a rispecchiare le azioni e le emozioni degli altri, facilitando la comprensione e la connessione interpersonale.
Questo articolo ci invita a riflettere sulla nostra natura relazionale e corporea, e su come queste dimensioni influenzano la nostra soggettività e il nostro modo di vivere nel mondo.