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- Le difficoltà familiari e la fragilità economica hanno aumentato la frequenza dell'ADHD dal 7% al 15%.
- Uno studio su 3,2 milioni di partecipanti ha rivelato una prevalenza media dell'ADHD del 8% nei bambini e adolescenti.
- La prevalenza dell'ADHD è doppia nei ragazzi (10%) rispetto alle ragazze (5%).
Secondo studi recenti, le difficoltà familiari, la fragilità economica e la vulnerabilità sociale sono le cause prevalenti dei disturbi di attenzione e concentrazione nei bambini e negli adolescenti. Questi fattori hanno spostato la frequenza dei disturbi dal 7% al 15%. Adelia Lucattini, psicoanalista ordinario esperta di bambini e adolescenti della Società Psicoanalitica Italiana, ha espresso preoccupazione riguardo al tema dell’attenzione e della concentrazione nei bambini, un argomento che preoccupa genitori e familiari.
Prevalenza e Incidenza dell’ADHD
Uno studio pubblicato sul Journal of Affective Disorders nell’ottobre 2023 ha esaminato 588 studi globali con un campione di 3,2 milioni di partecipanti, rilevando che la prevalenza globale di ADHD nei bambini e negli adolescenti varia tra il 3,4% e il 14%, con una media dell’8%. I dati indicano una maggiore incidenza del disturbo tra i maschi rispetto alle femmine, con una prevalenza doppia nei ragazzi (10%) rispetto alle ragazze (5%).
Fattori di Rischio e Cause Psicologiche
Adelia Lucattini spiega che l’ADHD nei bambini può avere una base genetica o essere familiare e secondaria ad altre patologie, anche se questa è una percentuale meno rappresentata. Più frequentemente, l’ADHD è la conseguenza di disturbi depressivi, post-traumatici o di familiarità per disturbi dell’umore. È spesso correlata a una sindrome depressiva non trattata nei genitori, fragilità economica, isolamento sociale, mancanza di prospettive, passivizzazione e perdita di speranza. La depressione reattiva può essere una causa psicologica seria e frequente.
Strategie per Migliorare l’Attenzione e la Concentrazione
Lucattini sottolinea che attenzione e concentrazione vanno di pari passo. Le famiglie dovrebbero dedicare tempo specifico per esercitarsi insieme ai bambini, aumentando i tempi di attenzione e concentrazione in un ambiente tranquillo e senza distrazioni. Questo aiuta i bambini a focalizzarsi su un compito specifico in presenza di una figura positiva e rassicurante, con la quale hanno una buona relazione.
Alcuni consigli utili includono:
– Disincentivare il multitasking nell’infanzia, promuovendo la pratica di un compito alla volta per evitare sovraccarico e fatica mentale, fisica ed emotiva, che possono accentuare la distraibilità.
– Creare un ambiente di studio adeguato, con uno spazio fisico dedicato e costante, gestendo le distrazioni, soprattutto quelle derivanti dagli strumenti elettronici.
– Pianificare pause regolari, essenziali per permettere ai bambini di ricaricarsi e recuperare la capacità di attenzione e concentrazione. Attività fisiche leggere e giochi divertenti sono utili durante le pause.
– Suddividere i compiti più grandi in parti piccole e gestibili, aiutando i bambini a sentirsi meno sopraffatti e più capaci e motivati.
– Incoraggiare l’osservazione e la consapevolezza, favorendo l’ascolto di musica ritmica che rasserena e giochi strutturati.
Prevenzione e Diagnosi Precoce
Secondo Adelia Lucattini, la prevenzione si basa sulla mitigazione dei fattori di rischio e sull’importanza della diagnosi precoce. Se l’ADHD non regredisce spontaneamente in poco tempo, entro sei mesi prima dei sette anni di età, è necessaria una consultazione specialistica e psicoanalitica. L’iperattività fisica nei bambini è normale e auspicabile, ma bisogna prestare attenzione quando è associata a incidenti domestici durante il gioco o a situazioni pericolose che i bambini ripetono dopo essere stati spiegati.
Il deficit di concentrazione e attenzione non ha nulla a che fare con il quoziente intellettivo. È causato da un disturbo emotivo, depressione o disturbo neurobiologico e psicologico, e deve essere diagnosticato e curato il prima possibile, poiché dà diritto al Piano Didattico Personalizzato (PDP) a scuola.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’ADHD tra i giovanissimi è un problema complesso e multifattoriale, strettamente legato a difficoltà familiari, fragilità economica e vulnerabilità sociale. La prevenzione e la diagnosi precoce sono fondamentali per mitigare i fattori di rischio e migliorare la qualità della vita dei bambini affetti da questo disturbo. Le strategie per migliorare l’attenzione e la concentrazione, come la creazione di un ambiente di studio adeguato e la pianificazione di pause regolari, sono essenziali per aiutare i bambini a gestire meglio i loro compiti e a sentirsi più motivati e capaci.
Nozione base di psicologia cognitiva: La capacità di attenzione e concentrazione nei bambini può essere migliorata attraverso esercizi specifici e un ambiente di studio adeguato, che riduca le distrazioni e favorisca la focalizzazione su un compito alla volta.
Nozione avanzata di psicologia comportamentale: La consapevolezza e l’osservazione di sé stessi, insieme alla pratica di attività strutturate e ritmiche, possono aiutare i bambini a sviluppare una migliore gestione emotiva e un maggiore controllo dell’inconscio, riducendo i sintomi di irrequietezza e distraibilità associati all’ADHD.
- Sito ufficiale della Società Psicoanalitica Italiana, donde poter approfondire sulla psicologia dell'ADHD e sulla figura della Dott.ssa Adelia Lucattini
- Banca dati di articoli scientifici sulla salute mentale, utili per approfondire la ricerca sull'ADHD e disturbi correlati
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