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- Il sindaco Biancani ha presentato 4 proposte per il trasferimento dei servizi di salute mentale: Casa Roverella, ex ostello a Fosso Sejore, edificio dei Padri Comboniani a Villa Baratoff e la struttura di Galantara.
- Il direttore dell'AST, Alberto Carelli, ha bocciato tutte le proposte, dichiarando che alcune strutture non soddisfano i requisiti minimi per l'accreditamento, mentre altre sono già assegnate ad altri progetti.
- La decisione di Carelli ha generato frustrazione nel sindaco Biancani e ha evidenziato la necessità di una maggiore collaborazione tra le istituzioni per trovare soluzioni adeguate.
Il sindaco di Pesaro, Andrea Biancani, ha recentemente avanzato quattro proposte per il trasferimento dei servizi dedicati alla salute mentale, attualmente situati presso il centro diurno “Il Gabbiano” e la Cittadella della Salute Mentale. Queste strutture dovranno essere spostate a causa dei lavori di costruzione del nuovo ospedale a Muraglia. Le proposte includono Casa Roverella, l’ex ostello a Fosso Sejore, l’edificio dei Padri Comboniani a Villa Baratoff e la struttura di Galantara. Tuttavia, il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Territoriale (AST), Alberto Carelli, ha bocciato tutte e quattro le proposte, suscitando delusione nel sindaco Biancani.
Biancani ha espresso la sua frustrazione per la mancanza di volontà di trovare una soluzione reale al problema, sottolineando che il rifiuto delle proposte crea disagi significativi per gli utenti e le loro famiglie. Ha anche messo in dubbio le motivazioni fornite dall’AST per il rifiuto delle proposte, sostenendo che alcune delle strutture proposte, come l’ex ostello di Fosso Sejore, non risultano ufficialmente assegnate ad altre associazioni e potrebbero essere utilizzate per ospitare i pazienti.
Il sindaco Biancani incontra il direttore generale dell’AST Alberto Carelli
In un incontro con il direttore generale dell’AST, Alberto Carelli, il sindaco Biancani ha ribadito la sua volontà di collaborare con l’azienda sanitaria e la Regione Marche per migliorare la sanità nel territorio. Durante l’incontro, Biancani ha presentato le quattro proposte per il trasferimento dei servizi di salute mentale, sottolineando l’importanza di trovare soluzioni che non allontanino troppo i pazienti dalla città di Pesaro.
Le proposte includono Casa Roverella, di proprietà del Comune di Pesaro, l’ex ostello a Fosso Sejore, di proprietà della Regione Marche, la struttura di Galantara, e l’edificio dei Padri Comboniani a Villa Baratoff. Biancani ha evidenziato che tutte queste strutture sono dotate di ampi giardini esterni e sono servite dai mezzi pubblici, rendendole soluzioni comode sia per i pazienti che per i loro familiari.
Salute mentale: le quattro proposte del sindaco
Il sindaco Biancani ha ribadito la sua contrarietà allo spostamento dei servizi di salute mentale fuori dalla città, sottolineando che sarebbe un errore allontanare i pazienti dai loro familiari e dalle loro reti di supporto. Ha presentato le quattro proposte al direttore Carelli, che ha promesso di fare sopralluoghi e di confrontarsi con la Regione Marche prima di prendere una decisione definitiva.
Le quattro strutture proposte dal sindaco seguono una logica chiara: non sono situate all’interno del contesto urbano, ma rimangono comunque poco distanti dalla città e potrebbero essere utilizzate come soluzioni provvisorie. Ogni struttura è dotata di un grande giardino esterno, importante per gli utenti che hanno bisogno di passare del tempo all’aperto, e tutte sono servite dai mezzi pubblici, rendendole facilmente accessibili per i familiari in visita e per gli ospiti.
Il direttore AST risponde alle proposte del sindaco
Il direttore generale dell’AST, Alberto Carelli, ha risposto alle proposte del sindaco Biancani, spiegando che le quattro ipotesi non sono percorribili. Carelli ha sottolineato che le strutture proposte sono state già vagliate dalla precedente direzione generale e classificate come non praticabili. In particolare, ha evidenziato che il Galantara è interessato dai lavori del PNRR per la realizzazione della Casa della Comunità, mentre Casa Roverella non ha i requisiti minimi per l’accreditamento per pazienti psichiatrici e disabili gravissimi.
Carelli ha ribadito la necessità di mantenere i servizi di salute mentale vicino alla città per andare incontro alle esigenze dei pazienti e ha chiesto massima sinergia e collaborazione tra le istituzioni per trovare soluzioni soddisfacenti.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la questione del trasferimento dei servizi di salute mentale a Pesaro evidenzia la complessità di trovare soluzioni adeguate che bilancino le esigenze dei pazienti, delle loro famiglie e delle istituzioni sanitarie. La mancata accettazione delle proposte del sindaco Biancani da parte del direttore generale dell’AST, Alberto Carelli, sottolinea la necessità di una maggiore collaborazione e dialogo tra le parti coinvolte.
Una nozione base di psicologia cognitiva applicabile a questo contesto è l’importanza del supporto sociale per il benessere mentale. Gli studi dimostrano che il supporto sociale può ridurre lo stress e migliorare la qualità della vita dei pazienti con disturbi mentali. Pertanto, mantenere i servizi di salute mentale vicino alla città e alle reti di supporto dei pazienti è cruciale.
Una nozione avanzata di psicologia comportamentale rilevante in questo caso è il concetto di resilienza. La resilienza è la capacità di un individuo di affrontare e superare le avversità. Le decisioni riguardanti il trasferimento dei servizi di salute mentale devono considerare come queste scelte influenzeranno la resilienza dei pazienti, assicurando che abbiano accesso a risorse e supporti che li aiutino a mantenere e migliorare il loro benessere mentale.
In definitiva, la riflessione personale che emerge da questa situazione è l’importanza di un approccio olistico e collaborativo nella gestione della salute mentale, che tenga conto delle esigenze individuali e collettive, promuovendo soluzioni che favoriscano il benessere e la resilienza dei pazienti.