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- 47% di aumento nei livelli di microplastiche nel cervello in soli otto anni.
- Concentrazioni di microplastiche significativamente più elevate nel cervello rispetto a organi come il fegato e i reni, con 4917 µg per grammo registrati nel 2024.
- Le microplastiche possono entrare nel corpo attraverso ingestione, inalazione e potenzialmente assorbimento cutaneo.
Microplastiche nel Cervello: Un Fenomeno Emergente
Le microplastiche, minuscole particelle di plastica di dimensioni inferiori a 5 mm, stanno emergendo come una preoccupazione crescente per la salute umana, in particolare per il loro accumulo nel cervello. Studi recenti hanno evidenziato che le concentrazioni di microplastiche nei tessuti cerebrali sono significativamente più elevate rispetto ad altri organi come il fegato e i reni. Un’analisi condotta su campioni post-mortem ha rivelato che i livelli di microplastiche nel cervello sono aumentati del 47% in soli otto anni, passando da 3345 µg per grammo nel 2016 a 4917 µg nel 2024. Questo incremento riflette l’aumento esponenziale dell’inquinamento da plastica a livello globale.

Le Vie di Ingresso delle Microplastiche nel Corpo
Le microplastiche possono penetrare nel corpo umano attraverso diverse vie. L’ingestione è una delle principali, con l’acqua potabile, i pesci e altri alimenti marini che spesso contengono queste particelle. Anche respirare aria che contiene microplastiche sospese fornisce un’altra via rilevante, poiché dopo essere state inalate, queste possono depositarsi nei polmoni e infine trasferirsi nel circolo sanguigno. Sebbene meno studiato, l’assorbimento cutaneo è un’altra potenziale via di ingresso, specialmente in contesti di esposizione professionale.
Implicazioni per la Salute Neurologica
L’accumulo di microplastiche nel cervello solleva preoccupazioni per la salute neurologica. Le particelle possono attraversare la barriera emato-encefalica, un meccanismo che protegge il cervello da sostanze nocive, attraverso il sistema olfattivo o tramite infiammazione e stress ossidativo. Una volta nel cervello, le microplastiche possono causare infiammazione, interferire con la segnalazione neuronale e potenzialmente danneggiare il DNA delle cellule cerebrali. Questi effetti potrebbero contribuire allo sviluppo di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson.
Strategie per Ridurre l’Esposizione alle Microplastiche
Dalla scelta dell’acqua potabile filtrata dal rubinetto si può potenzialmente limitare l’introduzione di microplastiche nell’organismo rispetto all’acqua confezionata. Evitare l’uso di contenitori di plastica per riscaldare il cibo e preferire alternative in vetro o acciaio inox può rappresentare un passo importante. Inoltre, sensibilizzare la popolazione sull’importanza di ridurre l’uso di prodotti plastici e promuovere politiche ambientali sostenibili potrebbe contribuire a limitare l’accumulo di microplastiche nell’ambiente e nel corpo umano.
Riflessioni Finali
In un mondo sempre più inquinato, la consapevolezza delle microplastiche e dei loro effetti sulla salute è essenziale. Un concetto fondamentale della psicologia cognitiva è la capacità di adattamento e apprendimento dell’essere umano. Questo principio ci invita a riflettere su come possiamo modificare i nostri comportamenti per ridurre l’esposizione a queste particelle. Un altro aspetto della psicologia comportamentale riguarda l’importanza delle abitudini: adottare pratiche quotidiane più sostenibili può avere un impatto significativo sulla nostra salute e sull’ambiente. Riflettiamo su come le nostre scelte quotidiane possano contribuire a un futuro più sano e sostenibile.