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Trasformazione inarrestabile: il progetto Liberi FinalMente rivoluziona l’inclusione sociale

scopri come il Rotary Club di Bosa e il CSM cambiano la percezione del disagio psichico attraverso attività teatrali ed escursioni
  • L'evento di raccolta fondi, previsto per sabato 1 giugno 2024, ha registrato il tutto esaurito, evidenziando il forte supporto della comunità.
  • Tra le attività incluse nel progetto, il laboratorio teatrale culminerà con due rappresentazioni finali a Bosa e a Tinnura nel mese di luglio.
  • Il gruppo teatrale "AnimAttori" si esibirà a Bosa Marina il 14 luglio alle 21:00, presentando poesie e testimonianze per promuovere l'inclusione.
  • La squadra di calcio del CSM "Fenicotteri – Casteddu for special" ha conquistato il primo posto nella Quarta Categoria in Sardegna, dimostrando l'importanza dello sport nell'inclusione sociale.

Il progetto “Liberi FinalMente” rappresenta un’iniziativa di grande rilievo nel panorama della salute mentale e dell’inclusione sociale. Promosso dal Rotary Club di Bosa e supportato dal Centro di Salute Mentale (CSM) di Bosa, l’obiettivo principale è quello di favorire l’inclusione sociale e abbattere lo stigma associato al disagio psichico. Attraverso attività teatrali, escursionistiche ed esperienziali, il progetto mira a offrire nuove opportunità e strumenti per gli utenti del CSM, permettendo loro di esprimere la propria creatività e connettersi con la comunità.

Dettagli dell’Evento di Raccolta Fondi

Sabato 1 giugno 2024, alle ore 20:30, si terrà una cena di raccolta fondi a Bosa, organizzata per finanziare il progetto “Liberi FinalMente”. L’evento, che si svolgerà nei locali di via Nazionale, è stato promosso dal Rotary Club di Bosa, presieduto da Roberto Deiana, con il contributo del Gruppo Scout Bosa 2 e del Circolo Canottieri Sannio. La comunità ha risposto con grande generosità, facendo registrare il tutto esaurito.

Nives Crobu, educatrice del CSM di Bosa e referente del progetto, ha spiegato che l’obiettivo è favorire l’inclusione sociale e abbattere lo stigma associato al disagio psichico. Attraverso laboratori teatrali, escursioni e altre iniziative, le persone con disagio mentale possono “uscire allo scoperto”, liberando la propria creatività e connettendosi con la comunità.

Attività del Progetto “Liberi FinalMente”

Il progetto “Liberi FinalMente” è arricchito da una serie di attività che mirano a coinvolgere gli utenti del CSM in esperienze significative. Tra queste, il laboratorio teatrale diretto dal regista Piero Obinu dell’associazione culturale “Elighelande Teatro” di Scano Montiferro, con il supporto dell’educatrice Nives Crobu e dell’infermiera Antioca Unali del CSM di Bosa. Il laboratorio culminerà a luglio con due rappresentazioni finali, a Bosa e a Tinnura.

Nei mesi scorsi, sono state organizzate diverse uscite turistiche per gli utenti e gli operatori del Centro di Salute Mentale, insieme ai soci del Rotary Club dell’isola. Queste attività hanno rappresentato un’importante occasione di incontro e scambio tra la realtà del CSM e la comunità della Planargia, contribuendo a un percorso di inclusione ricco e vitale.

Impatto e Risultati

Il progetto “Liberi FinalMente” ha già ottenuto risultati significativi. Ad esempio, il gruppo teatrale “AnimAttori”, composto dagli utenti del Centro di Salute Mentale di Bosa, si esibirà venerdì 14 luglio alle 21:00 sul palco di Bosa Marina. Durante l’evento, saranno presentate poesie e testimonianze dei pazienti, lanciando un forte messaggio di inclusione contro il pregiudizio.

Inoltre, il laboratorio di scrittura creativa “Architetture della mente”, curato dalla scrittrice Savina Dolores Massa, ha visto la partecipazione attiva degli utenti del CSM, culminando in una presentazione scenica l’8 giugno presso il Centro Servizi Culturali di Oristano.

Un altro esempio di successo è rappresentato dalla squadra di calcio “Fenicotteri – Casteddu for special”, composta da utenti del Centro di Salute Mentale di Oristano. La squadra ha ottenuto il primo posto in Sardegna nella Quarta Categoria e il terzo posto nella Quinta Categoria, dimostrando come lo sport possa essere un potente strumento di inclusione sociale.

Bullet Executive Summary

Il progetto “Liberi FinalMente” rappresenta un’importante iniziativa nel campo della salute mentale e dell’inclusione sociale. Attraverso attività teatrali, escursionistiche ed esperienziali, il progetto mira a offrire nuove opportunità e strumenti per gli utenti del Centro di Salute Mentale di Bosa, permettendo loro di esprimere la propria creatività e connettersi con la comunità.

Una nozione base di psicologia cognitiva applicabile a questo contesto è il concetto di empowerment, che si riferisce al processo attraverso il quale le persone acquisiscono maggiore controllo sulle decisioni e azioni che influenzano la loro vita. Il progetto “Liberi FinalMente” mira a favorire l’empowerment degli utenti del CSM, offrendo loro strumenti e opportunità per esprimere la propria creatività e connettersi con la comunità.

Una nozione avanzata di psicologia comportamentale che può essere applicata a questo contesto è il concetto di rinforzo positivo. Attraverso attività gratificanti come il teatro e le escursioni, gli utenti del CSM possono sperimentare un aumento del benessere e della motivazione, contribuendo a un miglioramento complessivo della loro salute mentale.

In conclusione, il progetto “Liberi FinalMente” rappresenta un esempio virtuoso di come l’inclusione sociale e l’abbattimento dello stigma possano essere promossi attraverso attività creative ed esperienziali. La comunità di Bosa ha risposto con grande generosità, dimostrando che, insieme, è possibile fare la differenza nella vita delle persone con disagio mentale.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano.(scopri di più)

5 commenti

  1. Non capisco tutto questo scetticismo. Se queste attività migliorano anche solo la vita di una persona, ne vale la pena. Basta con la negatività, sostenete progetti come questo!

  2. Certo, ma fare qualcosa è sempre meglio che non fare nulla. Ogni piccolo passo verso l’inclusione conta e progetti del genere devono essere sostenuti.

  3. Sono d’accordo che l’iniziativa è lodevole, ma non possiamo ignorare il fatto che queste attività sono spesso usate come palliativi. Bisogna investire anche in strutture e personale!

  4. Ok, ma chi ci guadagna veramente da tutto questo? Sempre organizzazioni che cercano visibilità e soldi. Avrei voluto vedere i bilanci veri!

  5. Che bellissima iniziativa! Conosco personalmente il CSM di Bosa e posso dire che fanno un lavoro incredibile. Questi progetti danno veramente una speranza in più a tante persone.

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