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Quali sono le vere cause del disagio mentale tra i lavoratori milanesi?

Un'indagine della Cisl di Milano rivela sofferenze legate a discriminazioni e molestie, mentre il Comune promuove un manifesto per il benessere mentale.
  • Il 50% degli intervistati lamenta sofferenze legate alla dimensione umana, discriminazioni e molestie.
  • Durante la pandemia, i casi di depressione maggiore sono aumentati tra il 22,1% e il 25,4%.
  • Il manifesto "Salute mentale bene in Comune" mira a condividere una cornice strategica di intervento sul tema della salute mentale.

L’indagine qualitativa condotta dalla Cisl di Milano ha rivelato che quasi metà degli intervistati lamenta sofferenze legate alla dimensione umana, discriminazioni in maternità e molestie. Poco più della metà definisce la situazione in azienda come “normale”, ma non “buona”. Emergono linee carsiche di fragilità e sofferenza esplicitata, legate alla dimensione umana. Le relazioni faticose, i mancati riconoscimenti, l’assenza di attenzione, la frammentazione e l’identità lavorativa in discussione sono temi ricorrenti. La situazione peggiora ulteriormente quando si tratta di maternità, disabilità o molestie.

La ricerca, condotta da Federica Piacenza, psicologa psicoterapeuta allo Sportello disagio lavorativo e mobbing della Cisl di Milano, si basa su questionari riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale per l’individuazione di sintomi e su oltre 47 colloqui individuali approfonditi con lavoratori rappresentativi della varietà del mondo aziendale metropolitano. I racconti affiorano da diversi fronti di sofferenza personale. Chi sta bene sottolinea la componente relazionale, mentre chi non sta bene evidenzia la soggettività della fatica e non riporta la variabile protettiva della relazione.

Dai questionari e dai colloqui emergono parole e frasi come “inadeguata e stanca”, “sotto osservazione”, “paura di sbagliare”, “sempre vigile, teso”, “demoralizzata”. Un tema delicato ma raro è quello delle discriminazioni: diversi intervistati riferiscono di aver assistito ad atteggiamenti sgradevoli nei confronti di colleghi omosessuali. La ricerca evidenzia che il principale bersaglio di penalizzazione è la maternità. Ad esempio, una lavoratrice in part-time post-maternità riferisce che le riunioni venivano convocate tardo pomeriggio, tagliandola fuori. Un’altra lavoratrice, pur continuando a lavorare come prima, non ha avuto avanzamenti di carriera, ma un declassamento.

La tendenza a “mettere le lavoratrici l’una contro l’altra” è un altro aspetto critico, che colpisce anche le persone con disabilità e i caregiver, ovvero chi ha permessi per occuparsi di familiari bisognosi di assistenza. Infine, le molestie rappresentano un problema significativo: metà dei 47 delegati sindacali ha dubbi sull’opportunità di denunciare e non si sente al sicuro, temendo che l’azienda tenda a sminuire l’accaduto.

Il Manifesto “Salute Mentale Bene in Comune”

Il Comune di Milano ha presentato il Manifesto “Salute mentale bene in Comune”, un documento che mira a condividere una cornice strategica di intervento sul tema della salute mentale. Il manifesto è stato ideato e promosso dal Comune di Milano in collaborazione con Edra e con la partecipazione di istituzioni, associazioni e imprese. Il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha sottolineato l’importanza del documento, nato dalla partecipazione di realtà diverse, e ha dichiarato: “Lavoriamo insieme per tradurne in pratica principi e valori: principi di umanità, solidarietà e progresso civile, che renderanno migliore e più giusto il nostro Paese.”

L’iniziativa “Milano 4 Mental Health”, che si svolgerà dal 6 ottobre al 31 ottobre 2023, prevede oltre cento incontri e appuntamenti con l’obiettivo di aprire uno spazio di dialogo con cittadini, istituzioni sanitarie, Terzo settore e tessuto produttivo per invertire la tendenza alla sottovalutazione del problema della salute mentale. L’assessore al Welfare e Salute, Lamberto Bertolé, ha dichiarato: “Non c’è salute senza salute mentale, in famiglia, nei luoghi di lavoro e nei contesti di relazione. Partiamo da qui.”

Il presidente di Anci, Antonio Decaro, ha aggiunto: “Quando parliamo di salute mentale, parliamo di benessere dei cittadini, che è strettamente correlato al benessere delle città. Penso alle pratiche di socializzazione, alla fruizione degli spazi pubblici e alle condizioni delle famiglie in difficoltà.”

Dati e Statistiche sulla Salute Mentale in Italia

Il tema del disturbo mentale è presente da anni nel panorama italiano. Nel 2019, oltre l’1,4% della popolazione italiana (più di 826.456 persone) ha usufruito dei servizi specialistici per la tutela della salute mentale. In 291.695 casi, si è trattato del primo contatto con i Dipartimenti di Salute Mentale, con un’età media intorno ai 40 anni. Secondo i dati del Rapporto Salute Mentale del Ministero della Salute del 2021, nel 2019 ci sono stati 648.408 accessi al Pronto Soccorso per patologia psichiatrica, pari al 3% degli accessi registrati, e il 13,4% di questi ha portato a un ricovero ospedaliero.

La pandemia ha avuto un impatto significativo sul sistema, causando un incremento dei casi di ansia e depressione. Secondo i dati del Global Burden Disease del 2022 e del Report Think Tank European House – Ambrosetti e Angelini Pharma, in Italia durante la pandemia si è registrato un aumento dei casi di depressione maggiore tra il 22,1% e il 25,4%, e lo stesso vale per l’ansia, con valori tra il 21,2% e il 25,6%. Durante il periodo Covid-19, il 46% degli adulti over 65 ha percepito un peggioramento del proprio stato di salute mentale a causa delle preoccupazioni, dell’isolamento, dei cambiamenti nella routine, del rischio di contagio e delle difficoltà di adattamento alla tecnologia.

Alberto Siracusano, coordinatore del Tavolo tecnico ministeriale per la salute mentale, ha dichiarato: “Milano 4 Mental Health promuove una nuova cultura sul tema della salute mentale, contrastando la scarsa conoscenza dei problemi legati al benessere mentale. Lo stigma attorno alla cura della depressione è ancora marcato: uno studio mostra che il 47% delle persone affette da depressione non accede alle cure a causa della scarsa cultura sulla depressione e su come affrontare il percorso terapeutico.”

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’indagine sulla salute mentale dei lavoratori milanesi e il Manifesto “Salute mentale bene in Comune” evidenziano l’importanza di affrontare il tema della salute mentale in modo olistico e integrato. Le relazioni umane e il benessere psicologico sono fondamentali per migliorare la qualità della vita dei lavoratori e dei cittadini. La pandemia ha accentuato le fragilità esistenti, ma iniziative come “Milano 4 Mental Health” rappresentano un passo avanti verso una maggiore consapevolezza e supporto.

Una nozione base di psicologia cognitiva applicabile a questo tema è l’importanza delle relazioni sociali nel benessere mentale. Le relazioni positive possono fungere da fattore protettivo contro lo stress e migliorare la resilienza individuale.

Una nozione avanzata di psicologia comportamentale è il concetto di auto-efficacia, ovvero la fiducia nelle proprie capacità di affrontare e superare le difficoltà. Promuovere l’auto-efficacia tra i lavoratori e i cittadini può contribuire a ridurre l’ansia e la depressione, migliorando complessivamente la salute mentale.

Riflettiamo su come possiamo migliorare le nostre relazioni e rafforzare la nostra auto-efficacia per affrontare le sfide quotidiane con maggiore serenità e resilienza.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano.(scopri di più)

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