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Allarme caldo: le ondate di calore minacciano la salute mentale globale

Scopri come le temperature estreme stanno influenzando il nostro benessere psichico e perché le attuali politiche di adattamento potrebbero non essere sufficienti.
  • Nel 2023, le ondate di calore hanno causato quasi 50mila decessi in Europa.
  • Entro il 2050, circa la metà della popolazione europea potrebbe essere esposta a un rischio elevato o molto elevato di stress da ondate di calore.
  • Solo il 3% degli impegni climatici globali menziona la salute mentale.

Le ondate di calore, definite dai medici come un “killer silenzioso”, mietono molte più vittime di quanto la maggior parte delle persone si renda conto. Secondo le Nazioni Unite, 2,4 miliardi di persone nel mondo sono minacciate da “ondate di calore sempre più gravi, causate in gran parte da una crisi climatica indotta dai combustibili fossili”. Uno studio pubblicato recentemente su Nature Medicine ha rilevato che nel 2023 – l’anno più caldo mai registrato – le ondate di calore, aggravate dall’inquinamento da anidride carbonica, hanno ucciso quasi 50mila persone in Europa. E il tasso di mortalità sarebbe stato dell’80% più alto se le persone non si fossero adattate all’aumento delle temperature negli ultimi due decenni.

Questo significa che gli sforzi compiuti per adattare le società alle ondate di calore sono efficaci, ma il numero di decessi legati al caldo è ancora troppo alto. L’Europa si sta riscaldando a un ritmo doppio rispetto alla media globale e, entro il 2050, circa la metà della popolazione europea potrebbe essere esposta a un rischio elevato o molto elevato di stress da ondate di calore durante l’estate. Le ondate di calore in Europa stanno diventando più intense, più lunghe e più frequenti, come già rilevato dall’ultimo rapporto del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) delle Nazioni Unite.

L’impatto del caldo sulla salute mentale

Uno degli aspetti meno dibattuti è quello relativo agli impatti delle ondate di calore sulla salute mentale. Negli ultimi anni, le discussioni sull’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute mentale si sono concentrate sull’eco ansia, un termine che indica la preoccupazione, la paura o l’ansia cronica legata al destino del pianeta a causa di gravi eventi climatici. Meno si parla di alcuni filoni di ricerca che stanno cercando di comprendere meglio gli effetti dei cambiamenti climatici, in particolare il caldo estremo, sulla salute mentale.

Secondo l’ultimo rapporto dell’IPCC, l’aumento delle temperature globali ha “influenzato negativamente” la salute mentale nelle regioni di tutto il mondo. In generale, il caldo e il disagio possono influire sull’umore di una persona, portandola a sentirsi più irritabile e stressata con effetti a catena sul comportamento. Un numero crescente di ricerche collegano il caldo estremo a un aumento dei comportamenti violenti. Il caldo estremo può avere implicazioni ancora più significative sul sonno. Le ricerche dimostrano che il riscaldamento notturno sta peggiorando la qualità e le ore di sonno a livello globale. Giorni o settimane di sonno in stanze troppo calde possono non solo aggravare condizioni croniche come il diabete e le malattie cardiache, ma anche influenzare negativamente i disturbi psichiatrici.

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Le conseguenze a lungo termine e le politiche di intervento

Tutti questi aspetti sono esacerbati per chi ha problemi di salute mentale. In questi casi, le ricerche hanno individuato un aumento dei ricoveri in ospedale di persone con problemi di salute mentale e anche un rischio maggiore di morire durante i periodi di alte temperature. Tuttavia, restano ancora tante le lacune nella comprensione delle interazioni biologiche, psicologiche, sociali e ambientali tra salute mentale e calore. Le ricerche sono ancora sporadiche e limitate e, con esse, anche le politiche dei governi: la salute mentale è a malapena presente negli impegni relativi al clima in tutto il mondo. Attualmente, solo il 3% degli impegni climatici presentati dai governi nazionali nell’ambito dell’Accordo di Parigi menziona la salute mentale.

L’Australia Meridionale è uno dei pochi Stati che prevede un supporto mirato per i gruppi a rischio, compresi quelli di persone affette da patologie mentali. Anche le politiche basate sulla natura, che migliorano l’accesso agli spazi verdi e blu, e le politiche dei trasporti che incoraggiano l’uso di mezzi di locomozione lenti, come le biciclette, hanno dimostrato di avere benefici per la salute mentale e l’ambiente. “Una migliore comprensione di come e perché il caldo estremo ha un impatto negativo sulla salute mentale sarà essenziale per realizzare un mondo in cui nessuno sia bloccato da problemi di salute mentale, anche nel contesto di un clima che cambia”, conclude Alessandro Massazza, project advisor su cambiamento climatico e salute mentale presso Wellcome.

Bullet Executive Summary

Le ondate di calore rappresentano una minaccia crescente non solo per la salute fisica, ma anche per la salute mentale. Gli effetti del caldo estremo possono esacerbare condizioni preesistenti come ansia, depressione e disturbo bipolare, e possono influire negativamente anche su persone senza disturbi mentali preesistenti, compromettendo la capacità di pensare lucidamente e aumentando l’aggressività. Le politiche di adattamento devono tenere conto di questi impatti per proteggere le comunità più vulnerabili.

Una nozione base di psicologia cognitiva applicabile a questo tema è che il cervello umano è estremamente sensibile ai cambiamenti di temperatura, che possono influenzare il funzionamento dei neurotrasmettitori e, di conseguenza, il nostro umore e comportamento. Ad esempio, un aumento della temperatura corporea può ridurre l’efficacia dei farmaci psichiatrici e alterare i meccanismi di regolazione corporea.

Una nozione avanzata di psicologia comportamentale è che lo stress termico può influenzare i circuiti cerebrali responsabili della regolazione delle emozioni e del comportamento, portando a un aumento dei comportamenti impulsivi e aggressivi. Questo fenomeno è particolarmente rilevante in contesti di caldo estremo, dove la capacità di controllo e di ragionamento può essere compromessa, aumentando il rischio di episodi di violenza e criminalità.

La riflessione che emerge da questo articolo è che il cambiamento climatico non è solo una questione ambientale, ma anche una questione di salute pubblica. È essenziale che le politiche di adattamento tengano conto degli impatti sulla salute mentale per proteggere le comunità più vulnerabili e garantire un futuro sostenibile per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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