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- Disturbi neurologici: seconda causa di morte a livello globale.
- Mnesys: finanziamento di quasi 115 milioni di euro dal PNRR.
- 90 centri coinvolti nella rete di ricerca Mnesys.
Neuroscienze: Un orizzonte in espansione per la salute del cervello
Le neuroscienze rappresentano una frontiera cruciale nella ricerca medica, focalizzandosi sullo studio del sistema nervoso, dalle sue strutture e funzioni, fino ai suoi sviluppi e degenerazioni. L’obiettivo primario è quello di curare e, idealmente, prevenire una vasta gamma di malattie neurologiche. Questo campo ha visto progressi notevoli grazie all’evoluzione tecnologica, che ha reso possibili risultati impensabili fino a pochi anni fa. La rilevanza di questa disciplina è sottolineata dal fatto che i disturbi neurologici rappresentano la seconda causa di morte a livello globale, superati solo dai problemi cardiaci. In Italia, ad esempio, si stimano circa 600.000 persone affette dalla malattia di Alzheimer. La scoperta di nuovi trattamenti terapeutici e strategie preventive potrebbe quindi rappresentare un passo avanti significativo per la salute pubblica.
Collaborazione e innovazione: Il modello Mnesys
Nel panorama odierno, si distingue Mnesys, un’iniziativa concepita per l’amministrazione del programma di ricerca del Partenariato Esteso specificamente dedicato alle neuroscienze e alla neurofarmacologia. Fondata alla fine del 2022 con un finanziamento di quasi 115 milioni di euro provenienti dal PNRR, Mnesys gestisce un programma di ricerca che ha dato vita a una delle più grandi e avanzate reti di ricerca sul cervello in Europa. Questa rete coinvolge 90 centri, tra cui università pubbliche e private, istituti di ricerca, IRCCS e imprese, impegnati in un modello innovativo di collaborazione scientifica. Il progetto vede coinvolte “tutte le migliori istituzioni italiane che fanno ricerca sul cervello, ingaggiate tramite appositi ‘bandi a cascata’”, come afferma Antonio Uccelli, responsabile scientifico del progetto. L’obiettivo è quello di “sviluppare, approfondire e scoprire sempre di più i segreti, ancora nascosti, del cervello”.
L’accordo tra Città della Salute e Università di Torino
Un esempio concreto di questa spinta verso l’innovazione è l’accordo di collaborazione paritaria quinquennale tra l’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino e l’Università degli Studi di Torino (UNITO) – Centro Interdipartimentale di studi avanzati in Neuroscienze (NIT). Questo accordo disciplina l’attività di un Centro di Brain Imaging e le condizioni di utilizzo della Risonanza Magnetica 3 Tesla (RM3T). CDSS e NIT hanno stabilito di avviare sinergie collaborative inedite per ottimizzare l’impiego congiunto della strumentazione RM3T. L’attrezzatura sarà impiegata nei settori neurologico, psichiatrico e neuropsicologico sia per progetti di ricerca scientifica, sia sperimentale e clinica, sia per finalità terapeutiche e di diagnosi.
La priorità sarà data all’attività di cura e assistenza gestita dalla Neuroradiologia dell’ospedale, mentre il NIT svolgerà gli studi di ricerca, sia clinica che sperimentale, in fasce orarie differenti, in base a un calendario trimestrale stabilito di comune accordo.
La risonanza magnetica ad alta intensità consentirà di realizzare indagini cliniche e scientifiche con una precisione e una rapidità mai raggiunte prima, contribuendo a un livello superiore di eccellenza in ambito diagnostico, delle neuroscienze cognitive e cliniche.
Il nuovo macchinario RM3T consentirà un progresso notevole nella diagnosi e nel monitoraggio delle patologie che colpiscono il sistema nervoso centrale, con un’attenzione particolare alle malattie di tipo neurodegenerativo e neuroinfiammatorio, alla neuro-oncologia, nonché allo studio dell’epilessia.

Prevenzione e strategie per la salute del cervello
La Società Italiana di Neurologia (SIN) ha promosso la ‘Strategia Italiana per la Salute del Cervello 2024-2031’ in collaborazione con il Ministero della Salute, sottolineando l’importanza della prevenzione in tutte le fasi della vita. Alessandro Padovani, presidente della SIN, ha evidenziato come il Paese affronti una sfida senza precedenti a causa della crescente prevalenza di malattie neurologiche e mentali, spesso sottovalutate e in cerca di terapie definitive. In questo contesto, è nata l’Alleanza per la Salute del Cervello, con l’obiettivo di promuovere politiche efficaci e campagne di informazione e prevenzione a 360 gradi. Il Besta di Milano si conferma, infatti, un riferimento globale per la neurologia, posizionandosi al 6° posto nella classifica World’s Best Specialized Hospitals 2025 – Neurology pubblicata da Newsweek.
Prospettive future: Formazione e opportunità nelle neuroscienze
Le neuroscienze offrono ampie opportunità di formazione, inclusi master e dottorati, che preparano a carriere nella ricerca accademica, nell’industria farmaceutica, nella clinica e nella data science. La crescente domanda di esperti è alimentata dall’invecchiamento della popolazione e dall’aumento delle malattie neurodegenerative. Le neuroscienze, per loro natura interdisciplinari e all’avanguardia, incarnano una vera frontiera scientifica, aprendo scenari professionali in un settore dinamico e in continua evoluzione.
Un futuro di scoperte: Verso una comprensione più profonda del cervello
Le iniziative e gli accordi descritti delineano un panorama in cui la ricerca e la collaborazione sono fondamentali per affrontare le sfide poste dalle malattie neurologiche. L’investimento in nuove tecnologie, come la risonanza magnetica ad alta precisione, e la promozione di strategie preventive rappresentano passi cruciali verso una medicina sempre più personalizzata e basata su evidenze scientifiche. Il futuro delle neuroscienze si preannuncia ricco di scoperte, con il potenziale di migliorare significativamente la qualità della vita di milioni di persone.
Cari lettori, riflettiamo un attimo sull’importanza della plasticità neuronale, un concetto fondamentale in psicologia cognitiva. Immaginate il vostro cervello come un giardino: le esperienze, l’apprendimento e persino i traumi possono modellare questo giardino, creando nuovi sentieri e rafforzando quelli esistenti. Questa capacità del cervello di adattarsi e cambiare nel tempo è ciò che ci permette di apprendere nuove abilità, superare le difficoltà e, in definitiva, evolvere come individui.
Approfondendo ulteriormente, consideriamo la neuroplasticità compensatoria. Questo meccanismo entra in gioco quando il cervello, a seguito di un danno o di una malattia, cerca di compensare le funzioni perdute riorganizzando le proprie reti neurali. È un po’ come se, dopo una tempesta, il giardino cercasse di riparare i danni, reindirizzando le risorse e creando nuove strutture. Comprendere questo processo è cruciale per sviluppare terapie riabilitative più efficaci e personalizzate, che possano stimolare la capacità innata del cervello di guarire e adattarsi.
Vi invito a riflettere su come le vostre esperienze quotidiane, le vostre interazioni sociali e le vostre scelte di vita possano influenzare la salute e il benessere del vostro cervello. Prendersi cura della propria salute mentale e fisica, coltivare relazioni significative e impegnarsi in attività stimolanti sono tutti modi per promuovere la plasticità neuronale e proteggere il nostro prezioso “giardino” cerebrale.
- Spiega cos'è Mnesys, iniziativa per la ricerca sulle neuroscienze.
- Sito ufficiale di MNESYS, partenariato esteso per neuroscienze e neurofarmacologia.
- Pagina dell'Università di Genova su Mnesys, rete di 500 scienziati per il cervello.
- Informazioni sul Dipartimento di Neuroscienze e Salute Mentale, inclusi i responsabili.
- Pagina del centro di neuroimmagine, importante per l'accordo tra Città della Salute e UNITO.
- Informazioni sull'ambulatorio di Neuroradiologia Interventistica dell'ospedale Città della Salute.