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- Circa il 50% delle patologie mentali esordisce prima dei 18 anni.
- Più di due milioni di minori in Italia sono colpiti da difficoltà psichiche.
- Solo il 3,4% della spesa sanitaria italiana è destinata alla salute mentale, contro una media del 10% nei paesi con alto reddito.
Attualmente, il contesto esige uno sforzo condiviso finalizzato al potenziamento della salute mentale tra i giovani. Risulta essenziale elevare la cognizione pubblica e le opportunità educative riguardanti la sfera psichica all’interno delle istituzioni scolastiche, favorendo così uno spazio caratterizzato da sostegno reciproco ed empatia. La funzione degli influencer e dei mezzi di comunicazione si rivela determinante nella diffusione di dati attendibili e nella mobilitazione dell’opinione popolare verso una maggiore sensibilizzazione. Soltanto mediante una strategia che prevede integrazione e cooperazione è possibile fronteggiare con successo tale crisi emergente.
La psicologia cognitiva ci insegna che i pensieri e le percezioni influenzano profondamente le nostre emozioni e comportamenti. La comprensione del rapporto tra i pensieri e il benessere giovanile risulta fondamentale, specialmente in relazione ai disturbi mentali; molti ragazzi non hanno consapevolezza della correlazione esistente tra le proprie idee e il proprio stato emotivo. Un elemento rilevante nella psicologia comportamentale è rappresentato dall’intervento precoce, la cui attuazione può rivelarsi efficace nel prevenire una progressione verso manifestazioni cliniche più severe dei disturbi mentali. Alla luce di tali considerazioni, si palesa l’importanza vitale di dotare i giovani degli strumenti adatti alla gestione della propria salute mentale, alimentando al contempo un clima caratterizzato da sostegno e comprensione.