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Salute mentale in Piemonte: l’appello per un aumento di fondi

Le associazioni chiedono 120 milioni di euro in più per migliorare i servizi di salute mentale nella regione, puntando a raggiungere il 5% del fondo sanitario entro il 2026.
  • Richiesta di un aumento di 120 milioni di euro per i fondi della salute mentale in Piemonte.
  • Obiettivo di raggiungere il 4% del fondo sanitario entro il 2025 e il 5% entro il 2026.
  • La spesa pro capite per la salute mentale è di 64 euro, inferiore alla media nazionale di 70 euro.
  • Registrati 52.894 pazienti seguiti nel corrente anno, evidenziando un aumento significativo della domanda.

Nel contesto contemporaneo della sanità pubblica, la questione della sostenibilità della salute mentale, particolarmente evidente in Piemonte, si configura come uno dei problemi da affrontare con maggiore urgenza. Recentemente, si sono mobilitate diverse associazioni rappresentanti degli utenti e dei loro familiari che hanno indirizzato una richiesta precisa al Consiglio regionale: aumentare i fondi dedicati a questo settore fondamentale con una somma addizionale pari a 120 milioni di euro. Questo incremento dovrebbe consentire all’area sanitaria piemontese non solo il raggiungimento del 4% del fondo complessivo entro il 2025, ma anche mirare ad arrivare al 5% nell?anno successivo. A sostegno dell?appello avanzato vi è la necessità indiscutibile d’impiegare maggiori risorse nell?assistenza ambulatoriale così come nei servizi domiciliari o semiresidenziali; ciò implica la garanzia che i centri dedicati alla salute mentale operino per almeno dodici ore quotidiane dal lunedì al sabato. A tal fine si stima necessario procedere all?assunzione annuale continua di circa 200 professionisti ogni anno per quattro esercizi consecutivi.
Particolare attenzione va posta sulla spesa pro capite allocata in Piemonte; questa ammonta attualmente a soli 64 euro, cifra nettamente inferiore rispetto ai 70 euro che rappresentano la media nazionale italiana ed ancor più distaccata dai circa 500 previsti da nazioni quali Francia o Germania. Questa evidenza comporta riflessioni importanti sull’urgenza realizzativa volta ad innalzare qualitativamente sia le strutture esistenti che i servizi offerti alle persone affette da problematiche legate alla loro sanità psichica nella regione piemontese. Quest’argomento assume un’importanza notevole, specialmente in relazione agli effetti derivanti dalla pandemia. Infatti, quest’ultima ha amplificato il malessere psicologico fra la cittadinanza, con un’enfasi particolare sulla fascia adolescenziale.

La Sfida della Psichiatria Infantile

Un ulteriore elemento problematico concerne il campo della psichiatria infantile. È evidente come sia cresciuta in misura considerevole la richiesta di servizi specializzati; tuttavia, il numero esiguo di professionisti rimane una sfida significativa da affrontare. Al momento attuale, il Piemonte conta soltanto 85 neuropsichiatri dirigenti e 317 psichiatri dirigenti a fronte delle previsioni che indicano rispettivamente valori pari a 95 e 361. Tale deficit si complica ulteriormente dall’aumento vertiginoso delle domande di prime consulenze psicologiche: queste ultime hanno registrato una crescita superiore a due volte nel contesto post-pandemia rispetto ai dati del 2019. Nello specifico del corrente anno, sono stati registrati ben 52.894 pazienti seguiti nella regione; tale cifra evidenzia con chiarezza l’urgenza per misure adeguate ed efficaci nell’affrontare l’odierna emergenza relativa alla salute mentale dei minori e degli adolescenti.

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Il Ruolo delle Associazioni e delle Istituzioni

Il ruolo delle associazioni risulta essenziale per la promozione del benessere psicofisico nonché per il supporto alle famiglie. In questo contesto, piattaforme quali Sopsiche offrono servizi di consulenza gratuiti e anonimi condotti da specialisti in psicologia e psichiatria per far fronte ai disturbi ed episodi di malasanità. È però imperativo che l’approccio alla gestione della salute mentale resti sotto la supervisione del settore sanitario pubblico così come delineato dalla legge 833/78; ciò permetterebbe di evitare che tale aspetto venga confinato nel campo dell’assistenza sociale. La salvaguardia dei diritti dei pazienti impone che il Servizio Sanitario Nazionale, mantenendo attivo il proprio intervento nelle situazioni inerenti alla salute mentale, assicuri trattamenti adeguati ed efficaci.

Un Futuro di Partecipazione e Integrazione

Per migliorare l’assistenza territoriale, sanitaria, sociosanitaria e sociale, è fondamentale dare attuazione allo strumento del budget di salute in tutti i dipartimenti di salute mentale. Inoltre, l’attivazione di una consulta regionale per la salute mentale potrebbe rappresentare uno strumento di partecipazione efficace per utenti e familiari. Questi passi sono cruciali per superare la “guerra tra poveri” che caratterizza attualmente il settore, dove le risorse limitate e i vincoli operativi ostacolano un’assistenza adeguata.

In conclusione, la salute mentale è un tema complesso e multidimensionale che richiede un approccio integrato e partecipativo. Secondo gli studi della psicologia cognitiva, sia la percezione, sia l’elaborazione delle informazioni, possono esercitare una notevole influenza sul nostro benessere mentale. Un’analisi approfondita su come il cervello gestisce le esperienze quotidiane può rivelarsi estremamente utile nell’elaborazione di strategie mirate per affrontare situazioni di stress o difficoltà emotive. In parallelo, approcci più sofisticati offrono strumenti pratici a chi desidera intervenire su comportamenti disfunzionali; tra queste si annoverano tecniche come rinforzo positivo, o metodi attuabili quali la desensibilizzazione sistematica. Il confronto su tali applicazioni all’interno della nostra routine consente non solo una riflessione profonda ma anche la possibilità concreta di sviluppare trasformazioni significative nel campo del benessere psicologico duraturo.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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