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- L'uso intensivo di social media ha portato a un 145% di aumento nella depressione tra le ragazze e 161% tra i ragazzi tra il 2010 e il 2015.
- La percentuale di giovani americani con smartphone è cresciuta dal 23% al 73% tra il 2011 e il 2015.
- Gli adolescenti passano mediamente dalle sette alle nove ore al giorno davanti agli schermi, di cui cinque sui social media.
La Generazione Z, che include le persone nate da dopo il 1995, è al centro di un vivace dibattito sull’effetto degli smartphone e delle reti sociali sul benessere mentale. Secondo Jonathan Haidt, autore del libro La generazione ansiosa, la prolungata esposizione a queste tecnologie digitali ha determinato un notevole incremento di ansia, depressione e problemi mentali fra i giovani. Haidt, specialista in psicologia morale, mette in evidenza come l’uso intensivo di piattaforme come Instagram e TikTok abbia trasformato profondamente il periodo dell’adolescenza, generando un contesto di pressione sociale e isolamento. Le statistiche indicano che, tra il 2010 e il 2015, i casi di depressione tra gli adolescenti americani sono saliti del 145% per le ragazze e del 161% per i ragazzi, mentre i tentativi di suicidio hanno avuto un incremento del 167%.
Il Ruolo della Tecnologia e della Genitorialità Iperprotettiva
Haidt assegna una parte della colpa di questa situazione alla diffusa presenza degli smartphone e a un tipo di genitorialità eccessivamente protettiva. L’interazione continua con Internet e la diminuzione del tempo trascorso in assenza di schermi hanno portato a un “ri-cablaggio” delle connessioni sinaptiche durante l’infanzia e l’adolescenza. Questo cambiamento non è stato osservato solo negli Stati Uniti, ma anche in nazioni come il Canada, il Regno Unito e l’Italia. Nel 2011 appena il 23% dei giovani americani possedeva un cellulare intelligente, ma entro il 2015 questa quota era aumentata al 73%. Gli adolescenti, in media, impiegano dalle sette alle nove ore giornaliere interagendo con schermi, di cui intorno a cinque ore sui social media.
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Proposte per Mitigare gli Effetti Negativi
Per combattere questi effetti nocivi, Haidt raccomanda quattro misure esplicite: vietare l’uso del cellulare intelligente prima dei 14 anni, ostacolare la creazione di account sui social media prima dei 16 anni, vietare l’utilizzo dello smartphone nelle scuole e incentivare i giochi liberi senza sorveglianza. Tali misure ambiscono a ristabilire un’armonia tra la vita online e offline, consentendo ai giovani di sviluppare naturalmente competenze sociali. Tuttavia, tali posizioni hanno scatenato obiezioni, in particolare riguardo alla loro praticabilità negli ambienti urbani e alla connessione fra utilizzo delle piattaforme sociali e problemi di salute mentale.
Una Visione Critica e la Necessità di Ulteriori Ricerche
Nonostante le prove portate avanti da Haidt, alcuni ricercatori contestano il nesso diretto tra l’uso delle piattaforme sociali e la crescita dei problemi mentali. La psicologa Candice Odgers afferma che le tecnologie digitali non siano la principale ragione dell’aumento delle malattie mentali, bensì che i giovani con difficoltà mentali tendano a utilizzare maggiormente queste piattaforme. L’intricata natura del fenomeno richiede ulteriori studi per conoscere a fondo le dinamiche coinvolte e trovare soluzioni efficaci.
In sintesi, il dibattito sull’influenza di smartphone e social network sulla salute mentale dei giovani è ampio e variegato. Un concetto base di psicologia cognitiva pertinente in questo contesto è il concetto di attenzione selettiva, che riguarda la capacità di concentrarsi su un particolare stimolo trascurando altri. Nell’era digitale, la frammentazione dell’attenzione può incidere negativamente sulla capacità di apprendimento e sul benessere mentale. Una nozione avanzata da considerare è l’importanza delle interazioni sociali sincrone, che favoriscono il progresso delle competenze sociali ed emotive. Riflettendo su questi aspetti, possiamo chiederci come equilibrare l’adozione della tecnologia con la domanda di vissuti reali e significativi per migliorare il benessere psicologico dei giovani.
- Pagina ufficiale del Professor Jonathan Haidt presso la New York University's Stern School of Business, con informazioni sulla sua ricerca e pubblicazioni
- Ricerca e consigli sull'utilizzo dei social media per i giovani
- Sito ufficiale di Instagram sulla sicurezza, contenente informazioni sulla protezione della salute mentale degli utenti