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- L'indice di benessere mentale dei giovani italiani è sceso a 71 nel 2023, rispetto a 72,6 nel 2022.
- Le ragazze adolescenti hanno un indice di salute mentale di 67,4, 7 punti in meno rispetto ai ragazzi.
- Il 60% dei giovani si sente stressato per l'ambiente scolastico, con picchi del 80% tra le ragazze di 15 anni.
- L'uso problematico dei social media riguarda il 13,5% degli adolescenti, con le ragazze di 13 e 15 anni particolarmente colpite.
- Solo 400 posti letto disponibili nelle unità speciali per giovani, a fronte di un bisogno di 700.
Il 10 ottobre, per la Giornata mondiale della salute mentale, si delinea un’altra preoccupante immagine sulla salute psicologica dei giovani italiani. Una disamina attenta evidenzia che l’indice di benessere mentale tra i ragazzi italiani di età compresa tra i 14 e i 19 anni è sceso a 71 nel 2023, rispetto al 72,6 dell’anno precedente. Questo calo fa capire che i livelli di benessere tipici del periodo pre-pandemia non sono ancora stati recuperati. La differenza tra i giovani e la media generale della popolazione persiste, rendendo evidente la necessità di interventi su misura per ridurre questa discrepanza.
Il Divario di Genere: Una Ferita Aperta
Un elemento particolarmente allarmante riguarda la disuguaglianza di genere nella salute mentale dei giovani. Le adolescenti registrano un indice di salute mentale pari a 67,4, circa 7 punti in meno rispetto ai loro coetanei maschi, che raggiungono un 74,3. Questa disparità è molto pronunciata tra i giovanissimi ed è tangibile anche nel sostegno familiare avvertito. Solo il 42% delle ragazze nel Veneto e in Emilia-Romagna dichiara di avere un forte appoggio familiare, un dato decisamente al di sotto della media nazionale. Di contro, più del 66% dei ragazzi che studiano in regioni come la Provincia autonoma di Bolzano, la Valle d’Aosta e la Puglia si sente molto appoggiato dalla famiglia.
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Scuola e Social Media: Fattori di Stress Crescente
L’ambiente scolastico rappresenta un elemento di alto stress per i giovani. Circa il 60% degli intervistati riferisce di sentirsi particolarmente o piuttosto stressato dall’ambiente scolastico, con un picco tra le ragazze di 15 anni, dove quasi l’80% segnala un forte livello di stress. Inoltre, l’uso delle piattaforme sociali emerge come una questione critica, con il rilevamento di un uso problematico tra il 13,5% degli adolescenti. Le ragazze di 13 e 15 anni sono le più colpite, con proporzioni rispettivamente del 20,5% e 18,5%. La regione Campania è in cima a questa classifica, seguita dalla Calabria e Puglia.
La Necessità di Reti di Supporto e Servizi Adeguati
Nel corso della pandemia, si è rivelata cruciale l’importanza di reti sociali, sanitarie ed educative che lavorano in sinergia come protezione essenziale per il benessere giovanile. Ciononostante, l’attuale struttura presenta molteplici ostacoli. I centri dedicati alla neuropsichiatria infantile e adolescenziale non sono accessibili ovunque nel territorio nazionale. Nel 2022, vi erano esclusivamente 58 strutture residenziali e 53 strutture semiresidenziali, mentre erano necessari 700 posti letto nelle unità speciale per i giovani, con soltanto circa 400 posti effettivamente disponibili. Inoltre, il fenomeno dei neet (Not in Education, Employment or Training) risulta un indicatore significativo, con l’Italia che nel 2020 ha registrato il 23,3% di neet nella fascia di età 15-29 anni, la cifra più alta nell’Unione Europea.
Verso un Futuro di Maggiore Consapevolezza e Supporto
La salute mentale della gioventù italiana è un tema di crescente importanza che necessita di un’immediata e coordinata attenzione. La comprensione delle dinamiche che influenzano il benessere psicologico, come il divario di genere e l’influenza dei social media, è essenziale per elaborare strategie di supporto effettive. È cruciale che le istituzioni, le famiglie e la società nel suo complesso collaborino per realizzare un contesto più inclusivo e sostenibile per le nuove generazioni.
In psicologia cognitiva, il concetto di resilienza è centrale per capire come le persone affrontano e superano le avversità. La resilienza non è una qualità intrinseca, ma può essere sviluppata mediante il supporto sociale, l’istruzione, e l’autoconsapevolezza. All’interno del quadro della salute mentale dei più giovani, promuovere la resilienza può supportarli nel gestire meglio lo stress e le sfide della vita quotidiana.
A un livello più complesso, la teoria dell’attaccamento fornisce un’angolazione per analizzare le relazioni personali e il loro impatto sulla salute mentale. Le relazioni sicure e di sostegno possono fare da base sicura, consentendo ai giovani di investigare il mondo con sicurezza e affrontare le difficoltà in maniera più efficace. Riflettere su come le nostre relazioni influenzano il nostro benessere può portare a una maggiore consapevolezza e a un miglioramento della salute mentale complessiva.