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- Bebe Vio premiata per la sua resilienza mentale e il contributo allo sport paralimpico.
- Don Luigi Ciotti e il Gruppo Abele riconosciuti per il lavoro sulle problematiche psichiatriche legate alla marginalità sociale.
- Federico Tonioni e Giuseppe Lavenia premiati per le ricerche sulla dipendenza da social e internet.
- Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera premiata per l'opera sui disturbi del comportamento alimentare.
Il 30 settembre 2024, presso la storica sede del Consiglio di Stato a Palazzo Spada, Roma, si è tenuta la cerimonia di premiazione della quarta edizione del “Premio De Sanctis per la Salute Sociale”. Questo prestigioso riconoscimento, promosso dalla Fondazione De Sanctis con il patrocinio di Egualia, mira a individuare e celebrare azioni e buone pratiche che migliorano la qualità della vita e la convivenza sociale, con particolare attenzione alla salute mentale.
Bebe Vio: Un Esempio di Resilienza
Bebe Vio Grandis, campionessa paralimpica di fioretto, ha ricevuto il premio nella categoria “Resilienza: la forza della mente”. Con la sua consueta ironia, ha iniziato il discorso di accettazione affermando: “Sono una grande fan della mente, anche perché il corpo non mi ha seguito tantissimo”.
Attraverso il suo intervento, Vio ha evidenziato come lo sport sia un arnese incomparabile per il benessere mentale e fisico, capace di apportare vantaggi tanto all’individuo quanto alla collettività. “Attraverso l’attività sportiva abbiamo modo di vedere con i nostri occhi come la passione e la forza di volontà siano in grado di spingerci oltre i nostri limiti e di farci ripartire anche in mezzo alle difficoltà che la vita ci mette davanti”, ha spiegato Vio.
La schermitrice è anche l’ideatrice della Bebe Vio Academy, un programma volto alla promozione dello sport paralimpico e dell’integrazione. Ogni anno, giovani con e senza disabilità fisica si cimentano insieme in sei diverse discipline sportive. “Non serve spiegargli come fare integrazione: lanci un pallone e trovano un modo”, ha concluso Vio, evidenziando come la mentalità dei bambini sia un esempio di inclusione spontanea.
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Altri Premiati e Le Loro Contribuzioni
Oltre a Bebe Vio, la cerimonia ha visto la premiazione di altre figure di spicco nel campo della salute mentale e sociale. Tra questi, il Gruppo Abele di Don Luigi Ciotti, premiato per la categoria “Problematiche psichiatriche relative alla marginalità sociale nell’età adulta”. Don Ciotti è stato riconosciuto per la sua decennale opera di azione diretta, informazione e coinvolgimento politico e sociale.
Federico Tonioni e Giuseppe Lavenia hanno ricevuto il premio nella categoria “Dipendenza da social e internet”. Tonioni, psichiatra e psicoterapeuta, ha fondato e dirige dal 2009 il primo ambulatorio in Italia sulla dipendenza da internet, mentre Lavenia, psicologo e psicoterapeuta, si occupa di dipendenze tecnologiche e nomophobia dal 2002.
Fiorenza Sarzanini, vicedirettore del Corriere della Sera, è stata premiata per la categoria “Disturbi del comportamento alimentare”. Autrice del libro “Affamati d’amore”, dedicato ai bambini e adolescenti che hanno sviluppato disturbi alimentari, Sarzanini ha condiviso la sua esperienza personale per dare speranza ai giovani affetti da tali problematiche.
La Giuria e il Significato del Premio
La giuria, presieduta da Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ha selezionato i vincitori tra numerosi candidati. La giuria comprendeva figure di spicco come Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, e Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, tra gli altri.
Il Premio De Sanctis per la Salute Sociale, istituito nel 2021 in occasione del decennale del Premio De Sanctis, ha l’obiettivo di promuovere azioni e buone pratiche volte a migliorare la qualità della vita e la convivenza sociale. Francesco De Sanctis, che all’epoca rivestiva la carica di ministro della pubblica istruzione, introdusse nel 1878 nelle scuole la ginnastica educativa, mirando a fortificare il benessere e la salute pubblica. Questo spirito di miglioramento continuo della qualità della vita è alla base del premio.
Conclusioni: Un Futuro di Inclusione e Resilienza
Il Premio De Sanctis per la Salute Sociale rappresenta un’importante occasione per riflettere sul ruolo cruciale della salute mentale nella nostra società. Le storie di resilienza e inclusione, come quella di Bebe Vio, ci ricordano che la determinazione e la forza di volontà possono superare anche i limiti fisici più invalicabili. Lo sport, in particolare, emerge come un potente strumento di cambiamento e integrazione, capace di migliorare la qualità della vita di tutti, indipendentemente dalle loro abilità fisiche.
In psicologia cognitiva, è noto che l’attività fisica può migliorare le funzioni cognitive e ridurre i sintomi di ansia e depressione. Questo avviene attraverso il rilascio di endorfine e altri neurotrasmettitori che migliorano l’umore e il benessere generale. La nozione avanzata di neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di riorganizzarsi e formare nuove connessioni neuronali in risposta all’esperienza, sottolinea ulteriormente l’importanza dello sport e dell’attività fisica nel promuovere la salute mentale. Riflettendo su queste tematiche, possiamo chiederci: come possiamo integrare più attività fisica e sportiva nella nostra vita quotidiana per migliorare il nostro benessere mentale? E come possiamo promuovere l’inclusione e la resilienza nelle nostre comunità attraverso lo sport e altre attività sociali? Queste domande ci invitano a considerare il potenziale trasformativo dello sport e dell’inclusione sociale nella costruzione di una società più sana e coesa.