E-Mail: [email protected]
- La popolarità dei contenuti sulla salute mentale su piattaforme come Instagram e TikTok ha ridotto la stigmatizzazione sociale, facilitando l'accesso ai trattamenti.
- Il fenomeno dell'autodiagnosi sui social media può portare a diagnosi errate e mancate cure specialistiche, con rischi significativi per i pazienti.
- Il doomscrolling influisce negativamente sul sonno: leggere notizie negative prima di dormire può causare ansia e insonnia.
Le correlazioni tra l’utilizzo dei social media e l’aumento dei problemi di salute mentale, soprattutto tra gli adolescenti, sono da diversi anni oggetto di studi e dibattiti estesi e polarizzati. La ricerca scientifica ha generato analisi contrastanti, condizionate dalla riluttanza delle piattaforme a condividere dati e informazioni, e da una definizione spesso troppo ampia e incoerente dei termini della questione. Queste condizioni, secondo uno studio epidemiologico di revisione e meta-analisi pubblicato nel 2020, hanno portato a trascurare importanti differenze individuali all’interno dei campioni analizzati e a interpretare in modo ambiguo le dimensioni del fenomeno.
Un aspetto su cui diversi professionisti sono d’accordo è l’influenza dei social media nella crescita delle attenzioni intorno alla salute mentale. Alcuni, come scritto sul New York Times, si chiedono se queste attenzioni non siano diventate eccessive. Il fatto che si parli di malattie mentali più spesso ha contribuito a ridurre la stigmatizzazione sociale, uno dei fattori che ostacolano l’accesso ai trattamenti per i pazienti. La popolarità dei contenuti relativi alle malattie mentali su piattaforme come Instagram, YouTube e TikTok ha moltiplicato i canali per ricevere informazioni e sostegno psicologico, soprattutto in contesti sociali in cui altre forme di assistenza mancano o sono difficili da ricevere, per ragioni economiche.
Tuttavia, la tendenza a trattare temi relativi alle malattie mentali con assiduità su canali utilizzati da milioni di persone ha generato anche effetti controproducenti. Uno di questi è l’inclinazione di molte persone ad autodiagnosticarsi disturbi mentali. Spesso, queste autodiagnosi sono fatte sulla base di descrizioni approssimative e parziali apprese attraverso brevi video pubblicati sui social da persone con obiettivi, interessi e standard etici eterogenei, senza formazione professionale. Il principale rischio di questa tendenza è che le autodiagnosi, giuste o sbagliate, bastino ad alcuni pazienti per gestire in autonomia problemi che richiederebbero l’intervento di psichiatri, psicologi, psicoterapeuti e personale specializzato diverso a seconda dei casi.
Effetti Negativi della Sensibilizzazione sui Social Media
Gli effetti negativi della crescita di attenzioni verso i disturbi mentali sui social media sono molteplici. Patologie complesse e ben definite possono diventare argomenti popolari sugli stessi canali e modalità che rendono popolari ricette culinarie o prodotti di consumo vari: modalità spesso imprevedibili e poco trasparenti. La semplificazione di argomenti complessi in contenuti schematici e assertivi circolati sui social è un fenomeno che interessa molti ambiti della società e delle attività professionali. Nel caso delle malattie mentali, ciò determina rischi particolari, come la trascuratezza nella descrizione superficiale delle malattie e delle differenze individuali che richiedono una valutazione diretta di uno specialista.
Riconoscere sintomi sulla base di video su TikTok non è sufficiente e può essere fuorviante, poiché malattie diverse possono manifestarsi attraverso gli stessi sintomi e i sintomi possono anche essere lievi o transitori. La psicologa clinica Darby Saxbe, professoressa di psicologia alla University of Southern California, ha descritto gli effetti problematici della sensibilizzazione sulla salute mentale riguardanti i tentativi strutturali di prevenzione delle malattie mentali tra gli adolescenti nei paesi anglosassoni. Tentativi che rischiano di essere inefficaci o dannosi, nonostante le buone intenzioni.
Il Fenomeno del Doomscrolling e i Suoi Effetti sul Sonno
Utilizzare lo smartphone prima di dormire influenza il sonno, ma non è la luce blu a tenerti sveglio la notte. Il fenomeno del “doomscrolling”, ovvero la lettura compulsiva di notizie negative sui social media, può avere effetti negativi sulla durata e qualità del sonno. La quantità di luce blu emessa dagli schermi degli smartphone è ridotta e il suo impatto sulla qualità del sonno è marginale. Una recente revisione di 11 studi pubblicata sulla rivista Sleep Medicine Reviews non ha rilevato prove significative a sostegno dell’ipotesi che la luce degli schermi renderebbe più difficile addormentarsi.
Il problema principale è legato ai contenuti visualizzati. Leggere email di lavoro relative a scadenze imminenti causa ansia, e l’ansia è correlata all’insonnia. Il doomscrolling può portare a un sonno di bassa qualità, poiché essere troppo assorbiti da ciò che si legge sul telefono rende facile restare alzati fino a tardi. Molte persone dormono con il telefono a portata di mano, lasciando che notifiche e messaggi disturbino il sonno. Questa abitudine, unita alla competizione da social media e alla paura di perdersi qualcosa (FOMO), è dannosa non solo per il sonno.
Strategie per Migliorare la Qualità del Sonno
Per migliorare la qualità del sonno, è fondamentale stabilire una routine prima di andare a letto. La terapia cognitivo-comportamentale rappresenta un metodo efficace per l’insonnia. Alcuni suggerimenti includono svegliarsi alla stessa ora ogni giorno, tenere un diario per monitorare il sonno, non andare a letto se non si ha sonno, alzarsi dal letto quando non si riesce a dormire, e usare tecniche cognitive per rilassare la mente, come la mindfulness e il journaling.
Maggiore esposizione alla luce naturale durante il giorno rende l’orologio biologico meno sensibile agli effetti della luce durante la notte. Una passeggiata mattutina o un caffè in giardino prima di iniziare la giornata possono aiutare a rimettere in moto il ritmo circadiano. L’esposizione alla luce blu potrebbe non avere esclusivamente effetti negativi. Una ricerca sperimentale ha suggerito che la luce blu può migliorare i livelli di concentrazione, buon umore e rilassamento oculare.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’uso dei social media e dello smartphone ha un impatto significativo sulla salute mentale e sulla qualità del sonno. La tendenza a trattare temi relativi alle malattie mentali sui social media può portare a effetti controproducenti, come l’autodiagnosi e la sovrastima dei sintomi. Il fenomeno del doomscrolling, in particolare, può disturbare il sonno e aumentare l’ansia. Per migliorare la qualità del sonno, è consigliabile stabilire una routine e limitare l’uso dello smartphone prima di andare a letto.
Nozione di psicologia cognitiva di base: La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è una forma di psicoterapia che si concentra sulla modifica dei pensieri e dei comportamenti disfunzionali. È particolarmente efficace nel trattamento dell’insonnia e dei disturbi d’ansia.
Nozione avanzata: L’ipotesi dell’inflazione da prevalenza suggerisce che una maggiore consapevolezza dei problemi mentali può portare le persone a parlare di normali problemi della vita quotidiana in termini di “sintomi” e “diagnosi”. Questo può esacerbare i problemi esistenti e complicare l’accesso alle cure specialistiche.
- Pagina ufficiale del Surgeon General USA sul tema della salute mentale e dei rischi legati ai social media
- Sito ufficiale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla salute mentale, fonte autorevole per approfondire sulle malattie mentali e sulla ricerca scientifica in questo ambito.
- Guide per la gestione del benessere digitale su TikTok
- Pagina dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla salute mentale e sul ruolo dei social media nel suo impatto